Comunicati stampa

Il garante Tschager ha presentato la Relazione sull’attività svolta 2010

195 i fascicoli aperti, 20 conferenze e visite nelle scuole, 70 colloqui telefonici: l'attività di Simon Tschager negli ultimi 5 mesi del 2010 é stata molto intensa. Apprezzamenti da parte del presidente del Consiglio Minniti, dei consiglieri e delle consigliere.

Simon Tschager e Mauro Minniti

Il garante per l’infanzia e l’adolescenza Simon Tschager ha presentato quest’oggi, prima al presidente del Consiglio Mauro Minniti e ai consiglieri provinciali (presenti Sigmar Stocker, Ulli Mair, Hans Heiss, Florian Mussner, Andreas Pöder, Elmar Pichler Rolle e Veronika Stirner), quindi ai media, la Relazione sull’attività svolta 2010. Il pres. Minniti ha definito la relazione “un’occasione di confronto tra il Consiglio e un ufficio la cui istituzione era stata più volte richiesta in passato, in quanto necessario per i giovani che, affrontando difficoltà a scuola o in famiglia, non sapevano a chi rivolgersi prima della sua creazione”

Insediatosi il 26 luglio 2010, negli ultimi 5 mesi dell'anno Tschager ha aperto 195 fascicoli: essi riguardano per metà circa (97) segnalazioni o richieste sulla tutela dei diritti di minori, e per l'altra metà (89) situazioni in cui il Garante cerca di tutelare gli interessi di minori in collaborazione con altre autorità e istituzioni; rimangono poi alcune  pratiche d'ufficio. 70 sono state, invece, le consulenze - telefoniche o in colloquio - oltre i 15 minuti, riguardanti problemi di tutela e affermazione dei diritti dei minori. Dei 97 casi singoli trattati, 41 hanno trovato una soluzione, 42 sono ancora in trattazione, 6 segnalazioni sono state trasmesse all’autorità giudiziaria, altre non rientravano nelle competenze del Garante o sono state ritirate dal presentatore o ritenute non fondate.

Compito del Garante è, secondo la legge provinciale 3/2009, non solo vigilare sull'applicazione della Convenzione ONU e di quella europea sui diritti del fanciullo, fornire consulenza ai giovani su questioni giuridiche, mediare in situazioni conflittuali che li vedono protagonisti e raccogliere segnalazioni di violazioni dei loro diritti, ma anche promuovere la conoscenza di tali diritti e iniziative di sensibilizzazione: a questo scopo, Tschager ha effettuato nel 2010 20 conferenze, visite o relazioni in scuole, strutture e istituzioni.

Conferenze e relazioni sono considerate degli utenti una buona occasione di approccio con il Garante, tanto che il 20% dei contatti è stato avviato in questo modo; la gran parte di essi, comunque, è avvenuta per telefono (41%), e in minor misura per e-mail (25%); solo nell'11% dei casi il contatto è avvenuto di persona, nell'ufficio del Garante.

Sono per lo più genitori a chiedere l'aiuto del Garante (37% dei casi), ma anche i giovani si avvicinano direttamente a questa figura (30%), mentre il primo approccio da parte di persone diverse da genitori o diretti interessati oppure da associazioni è avvenuto rispettivamente nel 10% e nel 5% dei casi. Nel 3% dei casi a rivolgersi al Garante sono stati insegnanti, e per un altro 3% si sono attivati amici del minore interessato. Per ora, il 62% delle persone rivoltesi al Garante era del gruppo linguistico tedesco, e solo il 14% del gruppo italiano, “ma abbiamo previsto iniziative per farci conoscere maggiormente agli utenti italiani”, ha detto Tschager.

Dall'attività svolta nel 2010 il garante Tschager ha potuto trarre alcune prime osservazioni di ampio respiro: in particolare, egli ha rilevato l'importanza del volontariato per i giovani, in quanto esso permette una sostanziale partecipazione di e delle minori alla vita sociale; invita a creare con urgenza un reparto psichiatrico per minori, poiché ora i minori che hanno bisogno di ricovero per patologie psichiatriche vengono accolti nei reparti per adulti.; rileva la diffusione tra giovani, bambine e bambini, dello stress da prestazione, ricordando che i bambini hanno il diritto fondamentale a spazi liberi da obblighi, e la  solitudine dei figli e delle figlie nelle crisi famigliari: per alleviare questo disagio, è importante che essi vengano ascoltati dai genitori, e fondamentale che non vengano da essi manipolati. Tschager ha rilevato poi l'importanza di non lasciare soli i giovani davanti a Internet e ai moderni mezzi di comunicazione, e di tutelare gli interessi e i diritti dei minori nei mezzi d'informazione: se, infatti, nel rendere una notizia che ha visto un minore come vittima, non ci si premura di rendere quest'ultimo non identificabile, gli si impone un secondo abuso.

Nel suo confronto con i consiglieri, Simon Tschager, affiancato dalla collaboratrice Sabine Lanthaler, ha ribadito l’indipendenza del suo ufficio ed evidenziato la sua esigenza di avere un altro collaboratore, perché il lavoro da compiere è tantissimo, e lo dimostra il fatto che, per dare priorità ai problemi concreti, egli si è visto costretto a rinunciare a stilare relazioni a disegni di legge o atti amministrativi. Il presidente Mauro Minniti e la segretaria questora Veronika Stirner Brantsch hanno promesso che l’Ufficio di Presidenza avrebbe accolto questa segnalazione, facendo una relativa proposta al Consiglio. Anche Ulli Mair (Die Freiheitlichen) ha chiesto di non risparmiare in questo settore. Andreas Pöder (UfS) ha  invitato il garante a promuovere un accordo con l’ordine dei giornalisti a tutela dei minori sulla stampa e nei media, Hans Heiss (Gruppo Verde) ha lodato la competenza dimostrata da Tschager, “che non abbiamo votato ma oggi voterei”, e Sigmar Stocker (Die Freiheitlichen) ha sottolineato come Stirner la necessità di far conoscere meglio il Garante ai giovani. Florian Mussner, infine, ha chiesto a Tschager di segnalare al Consiglio le modifiche normative che sono necessarie per meglio tutelare i giovani. Tutti i consiglieri hanno molto apprezzato la relazione presentata.

La Relazione sull'attività svolta 2010 del garante per l'infanzia e l'adolescenza si può richiedere all'Ufficio del Garante, in via Cavour 23c a Bolzano, tel. 0471.970615, e-mail: info@garanteinfanzia-adolescenza-bz.org

 

MC

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