Comunicati stampa

L'esempio di Malala

Il gruppo di lavoro sui diritti dei bambini e dei giovani e la Garante per l'infanzia e l'adolescenza gioiscono per il Premio Nobel alla 17enne pakistana.

Il gruppo di lavoro sui diritti dei bambini e dei giovani insediato presso l'ufficio della garante per l'infanzia e l'adolescenza gioisce con Malala Yousafzei: la 17enne pakistana, paladina dei diritti delle bambine e dei bambini, ha ricevuto ieri il Premio Nobel per la Pace. "Malala, la persona più giovane ad aver ricevuto questo prestigioso riconoscimento", commentano i componenti del gruppo di lavoro, "ha dimostrato nonostante la giovane età che gli stessi bambini e giovani possono dare un contributo al miglioramento della propria condizione".

La Garante per l'infanzia e l'adolescenza Paula Maria Ladstätter rimarca un intervento di Malala Yousafzei all'ONU, quando disse che "un bambino, un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo". Malala, sottolinea Ladstätter, è un meraviglioso esempio del fatto che i giovani e le giovani possono reclamare e realizzare da sè i loro diritti.

Per bambini e bambine, ragazze e ragazzi questo premio ha un alto valore simbolico, sostiene ancora Ladstätter, in quanto esso dimostra l'importanza dei diritti dei minori: "Malala e il premio Nobel sono un invito agli adulti ad attuare nel quotidiano i diritti dei minori". Perché limitarsi a mettere nero su bianco questi diritti, senza garantirli concretamente, è solo una foglia di fico.

 

Il gruppo di lavoro sui diritti dei bambini e dei giovani è composto da rappresentanti di Südtiroler Jugendring, Katholische Jungschar Südtirols, Gruppo giovani della Croce Bianca, VKE, UNICEF Bolzano, Cooperativa Sociale"Die Kinderfreunde Südtirol" e Südtirols Katholische Jugend.

MC

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