Comunicati stampa

Il Gruppo di lavoro sui diritti dei bambini: insieme per garantire il rispetto della Convenzione ONU sull’infanzia

La Garante per l’infanzia e l’adolescenza Ladstätter ha presentato questa mattina il Gruppo attivo per promuovere l’effettiva attuazione dei diritti previsti nella Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia.

La Garante Ladstätter (terza da sinistra) insieme agli altri componenti del Gruppo.

In occasione del 20. anniversario della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia, nel 2009,le associazioni e organizzazioni altoatesine attive nel settore giovanile hanno deciso di creare una piattaforma comune per promuovere l’effettiva applicazione dell’accordo internazionale. Obiettivo era attivarsi concretamente affinché i diritti dei più giovani fossero garantiti quotidianamente. Questa rete ha poi scelto come propria sede naturale, al momento della sua istituzione, l’ufficio della Garante per l’Infanzia e l’adolescenza, insediandosi ufficialmente presso di esso dal 2011.

L’attività del Gruppo è stata presentata questa mattina a Bolzano dalla Garante per l’infanzia e l’adolescenza Paula Maria Ladstätter, che nel corso di una conferenza stampa ha dato voce ai componenti delle associazioni che, insieme a lei, ne fanno parte:  Südtiroler Jugendring, Katholische Jungschar Südtirols, Gruppo giovani della Croce bianca, VKE, UNICEF Bolzano, Cooperativa sociale “Die Kinderfreunde Südtirols” e Südtirols Katholische Jugend. “Dalla sottoscrizione della Convenzione”, ha detto la Garante, “bambini e giovani sono titolari di diritti, la cui osservanza e applicazione è il compito che si è assunto il Gruppo di lavoro”. Lisa Huber, prima presidente della Katholische Jungschar, ha  sottolineato che esso vuole farsi portavoce dei diritti dei bambini e ampliarli, ma intende anche “informare e sensiblizzare gli stessi ragazzi e ragazze sui loro propri diritti”.

Ogni anno, al centro dell’attività del gruppo viene messo uno degli articoli della Convenzione: se negli anni scorsi la sensibilizzazione ha riguardato l’uguaglianza di tutti i bambini e le bambine, il diritto a entrambi i genitori e la sicurezza in Internet, quest’anno è stato deciso di  promuovere l’art. 23 della Convenzione, secondo il quale i fanciulli disabili devono beneficiare di cure speciali, una formazione adeguata e particolari servizi sanitari e di riabilitazione, in modo da favorirne l’autonomia e l’integrazione nella comunità. A questo proposito, Annamaria Corradi del VKE ha annunciato un’iniziativa di sensibilizzazione nei confronti dei diritti di bambini e bambine disabili - il 3,37% dei 74.000 giovani in provincia - in occasione del prossimo 20 novembre, Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia: all’insegna del motto “La differenza non é una sottrazione” si potrà sperimentare in un apposito percorso cosa significa convivere con la disabilità.

Nel corso della conferenza stampa sono intervenuti anche Martina De Zordo (Südtiroler Jugendring), Ancilla Lechner (Südtiroler Katholischer Jugend), Kurt Nagler (Gruppo giovani Croce Bianca), Marta Clementi (Unicef) e Ulrike Forer (Kinderfreunde Südtirols), che hanno presentato l’attività delle rispettive associazioni e ribadito la volontà di lavorare insieme per garantire sostegno, accompagnamento e tutela alla parte più giovane della società, promuovendo il rispetto delle esigenze di bambine e bambini.

MC

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