Comunicati stampa

20.11, Giornata per i diritti dell’infanzia. Ladstätter: più frequenti i problemi nelle famiglie

Domani, 20 novembre, si celebra la giornata internazionale per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza: la Garante Ladstätter invita genitori e responsabili dell’educazione a passare più tempo con bambini e bambine e a prendere sul serio le loro preoccupazioni.

Sempre più spesso l’Ufficio della Garante per l’infanzia e l’adolescenza entra in contatto con giovani allontanati dalle proprie famiglie e accolti in istituti esterni. La Garante dell’Alto Adige Paula Maria Ladstätter esorta genitori, educatrici ed educatori a passare più tempo con bambine e bambini, prendere sul serio i loro problemi e preoccupazioni  e a non tentare di risolverli col denaro o la violenza psichica o fisica. In tutte le famiglie ci sono problemi: in quelle povere e in quelle ricche, in quelle cittadine e in quelle rurali, in famiglie con tanti figli o in famiglie con uno solo: l’Ufficio della Garante per l’infanzia e l’adolescenza offre mediazione, e in caso di bisogno accompagna bambini e giovani, in collaborazione con gli uffici e le autorità competenti, in comunità residenziali esterne. 

Un 14enne si rivolge all’Ufficio della Garante per l’infanzia e l’adolescenza e racconta che suo padre lo picchia spesso, e che la madre ne è al corrente ma non fa nulla per proteggerlo. La situazione peggiora di anno in anno, con il padre che diventa violento a ogni voto negativo e a ogni piccolo errore del figlio, che è spaventato e teme le conseguenze di un prossimo incontro dei genitori con i responsabili della sua scuola: ha paura che il padre, successivamente, gliela faccia pagare. Avendo appreso in internet della possibilità di essere allontanato dalla famiglia e affidato a una comunità residenziale, chiede sostegno alla Garante.

Sono già 5 le richieste di questo genere arrivate quest’anno all’ Ufficio della Garante per l’infanzia e l’adolescenza: “Il desiderio di essere collocati al di fuori della famiglia è attualmente in forte crescita”, testimonia Paula Maria Ladstätter. Ci sono molte situazioni difficili nelle famiglie altoatesine, e la Garante vi si confronta quotidianamente. I giovani e le giovani sono però meglio informati, rispetto a prima: cercano soluzioni alternative in internet e arrivano dalla Garante con chiare prospettive per uscire dalla loro difficile situazione. A questi ragazzi e ragazze va quindi spiegato che cos’è un allontanamento e come ci si arriva.

Sono i genitori o il Tribunale dei Minori a decidere se arrivare a un allontanamento: “Come Ufficio della Garante per l’infanzia e l’adolescenza, accompagniamo i giovani e le giovani nel confronto con i genitori, offrendo management del conflitto e cercando, nel caso si giunga all’effettivo allontanamento, la migliore collocazione per i minori”. Questi e la loro famiglia d’origine vengono sostenuti durante il processo decisionale  e messi in grado di prendervi attivamente parte: per la Garante è di particolare importanza, in questi casi, attivare in maniera efficiente il lavoro di rete con i servizi e le autorità competenti.

“Le situazioni difficili con gli e le adolescenti rendono i genitori impauriti e inermi”, riferisce Paula Maria Ladstätter. Quando essi arrivano all’Ufficio della Garante lo fanno dopo essersi già rivolti a molti altri servizi, molti dei quali non hanno avuto la possibilità di affrontare i problemi per mancanza di tempo. La Garante sollecita i genitori a non reagire in maniera esagerata e a non nascondere informazioni ai servizi competenti.

“Genitori e giovani hanno bisogno di sostegno”, dice Paula Maria Ladstätter. In quasi tutte le famiglie ci sono eventi stressanti, a partire da separazioni e divorzi in aumento: situazioni che mettono sotto pressione e causano tensioni. I giovani che, trovandosi in situazioni di questo genere, si rivolgono alla Garante per l’infanzia e l’adolescenza, “desiderano solo che questa condizione finisca”, spiega Paula Maria Ladstätter. I motivi perché i giovani e le giovani desiderano andarsene sono riconducibili a grandi e persistenti conflitti famigliari, reazioni violente dei genitori in relazione a sfide scolastiche, misure educative estreme come il divieto di utilizzo dello smartphone o di comunicare con amici e amiche.

L’Ufficio della Garante per l’infanzia e l’adolescenza è a disposizione, in caso di problemi, con l’offerta di incontri o mediazioni. Per maggiori informazioni è possibile contattare la Garante al numero telefonico 0471.946050 o all’indirizzo mail info@garanteinfanzia-adolescenza-bz.org.

 

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