Comunicati stampa

COVID-19 e scuola: tre temi da non sottovalutare

La scuola ai tempi del COVID-19: non dimentichiamoci delle famiglie più povere, di bambine e bambini con disabilità e di alunne e alunni con background migratorio

La diffusione del virus COVID-19 e la conseguente necessità di tutelare la salute pubblica hanno costretto anche le scuole di ogni ordine e grado a sospendere fin da subito la loro quotidianità. Educazione e istruzione non possono però fermarsi, anzi proprio in questi momenti di maggiore difficoltà è stato fondamentale trovare con urgenza un modo per poter proseguire l’accompagnamento di alunne e alunni. “La scuola non è soltanto un posto all’interno del quale si imparano nozioni nuove, ma è anche un luogo di ritrovo, dove potersi confrontare sia con i propri pari sia con adulti, dove imparare a vivere in una comunità, fatta di regole e principi, dove scolare e scolari possono esprimere le loro opinioni e ascoltare punti di vista diversi”, così la Garante per l’infanzia e l’adolescenza Daniela Höller. Grazie alla prontezza delle intendenze scolastiche e delle scuole e alla disponibilità e capacità di mettersi in gioco degli insegnanti in breve tempo si è riusciti a organizzare le lezioni da remoto, attraverso piattaforme online: bambine, bambini e adolescenti si connettono alla rete, accedono alla piattaforma di e-learning adottata dal proprio istituto e tornano ad essere in contatto con compagne, compagni e professori.

“L’idea della didattica a distanza è vincente, un ottimo compromesso per questo periodo di emergenza. Fondamentale però ricordare che deve necessariamente trattarsi di una misura temporanea, da implementare con altre idee e soluzioni”, prosegue Höller. Gli squilibri tra famiglie abbienti e famiglie più povere si sono inaspriti nel momento in cui genitori, figlie e figli si sono trovati ad affrontare le difficoltà dettate dalle lezioni online. La Garante ricorda infatti: “Non possiamo dimenticare che non tutte le bambine e i bambini hanno la possibilità di connettersi a una rete Internet da casa, o di poter contare su una connessione forte e stabile a sufficienza da riuscire a partecipare alle lezioni, o ancora non tutti hanno il privilegio di poter utilizzare un telefono, un computer o un tablet, strumenti essenziali per svolgere i compiti e prendere parte agli insegnamenti”.

Sono altre due poi le categorie di alunne e alunni particolarmente in difficoltà in questo periodo di isolamento: “Le bambine e i bambini con disabilità vivono il periodo di didattica a distanza come una grande sfida. Sono molti gli insegnanti di sostegno e le collaboratrici e i collaboratori all’integrazione che proseguono l’accompagnamento anche online, ma l’isolamento ha reso la situazione senza dubbio più complessa”, evidenzia la Garante per l’infanzia e l’adolescenza. “Non dimentichiamoci poi delle bambine e dei bambini che provengono da famiglie con background migratorio. Ci sono alunne e alunni che vivono in famiglie nelle quali si parlano ancora poco l’italiano o il tedesco, per i quali la scuola ha un’importanza grandissima, in quanto è lo strumento che consente loro di imparare a comunicare, e di conseguenza a integrarsi. Le difficoltà legate alla didattica a distanza alla scuola elementare rischiano di privare bambine e bambini della possibilità di esercitarsi nelle lingue della nostra provincia, rallentando e rendendo più impegnativo il loro processo di inserimento nella nostra società”, conclude Daniela Höller.

La Garante Höller unisce la sua voce al coro dei Garanti delle regioni italiane e della Provincia autonoma di Trento quando chiede alle autorità competenti che nella fase di riapertura e ripresa delle attività non ci si dimentichi di bambine e bambini.

Per ulteriori approfondimenti la Garante per l’infanzia e l’adolescenza invita cittadine e cittadini interessati a rivolgersi al suo ufficio telefonicamente, al nr. 0471.946050, o tramite l'indirizzo e-mail info@garanteinfanzia-adolescenza-bz.org.

 

 

 

 

GAIA

Logo - Südtiroler Landtag