Comunicati stampa

Opportunità educative per bambine, bambini e adolescenti

Appello della Garante Höller: “I giovani necessitano di un luogo dove poter crescere, socializzare e confrontarsi. Per bambine, bambini e adolescenti scuola significa normalità, quotidianità e routine. Ed è proprio questa certezza che deve essere mantenuta in questo periodo”.

Di fronte alla pandemia, stiamo intervenendo in modo particolarmente profondo nella vita dei più giovani. Nel contesto della didattica a distanza non si possono però trasmettere i contenuti dell'insegnamento in una qualità paragonabile a quella della didattica in presenza. Dal punto di vista dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza è quindi necessario anche adeguare le richieste relative al rendimento, in quanto in parte alunne e alunni mostrano un livello di stress elevato. Una didattica a distanza protratta per settimane comporta, accanto a significative limitazioni alle possibilità educative, anche settimane di perdita di importanti contatti sociali. Questo riguarda da una parte i contatti con i pari, essenziali per lo sviluppo, dall’altra anche i contatti con le e i docenti. “La chiusura delle strutture educative inasprisce le disuguaglianze individuali, familiari e sociali e mette in pericolo la salute psicologica di bambine, bambini e adolescenti,” afferma la Garante per l’infanzia e l’adolescenza Höller.

A scuola, così come nelle strutture di assistenza alla prima infanzia e nelle scuole dell’infanzia, l'incidenza dell'infezione è gestibile, poiché le misure di sicurezza sono rigorosamente rispettate sia da bambine, bambini e adolescenti sia da tutto il personale. Mancano ancora, ad oggi, le basi scientifiche per la chiusura di queste strutture, poiché gli studi attuali dimostrano che i più piccoli non diffondono il virus in modo significativo. Di conseguenza, le istituzioni scolastiche non alimentano in modo significativo l'infezione. “Non solo bambine, bambini e adolescenti stessi, ma anche numerosi esperti di salute e di educazione richiedono che abbia luogo la didattica in presenza nelle scuole,” riassume la Garante per l’infanzia e l’adolescenza. Le strutture educative possono essere chiuse come ultima risorsa per contenere il virus solo se la situazione pandemica lo rende assolutamente necessario. “L’esperienza maturata finora mostra che l’apprendimento a distanza può essere molto oneroso per alunne e alunni. Questo vale anche per le e gli adolescenti. Il divario tra bambini provenienti da famiglie svantaggiate dal punto di vista educativo e bambini le cui famiglie hanno stretti legami con l'istruzione diventa ancora più ampio. Indipendentemente dall'età o dalla classe, non dovrebbero quindi esserci chiusure scolastiche a tappeto, ma eventualmente per un periodo limitato in singole scuole, se si verificano dei cluster,” conclude la Garante per l’infanzia e l’adolescenza.

MC

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