Comunicati stampa

Necessari scuola e servizio giovani in presenza

Incontro tra l’Ufficio della Garante per l’infanzia e l’adolescenza, l‘Arbeitsgemeinschaft der Jugenddienste (AGJD), il netz | Offene Jugendarbeit e il Südtiroler Jugendring (SJR) – una preoccupazione comune: niente apprendimento a distanza per il prossimo anno scolastico. Le attività giovanili, inoltre, dovrebbero continuare a svolgersi in presenza.

(da sx) Sonja Plank, Robert Perathoner, Tanja Rainer e Daniela Höller. (Foto: Garante per l'infanzia e l'adolescenza)

L’Ufficio della Garante per l’infanzia e l’adolescenza, l‘Arbeitsgemeinschaft der Jugenddienste (AGJD), il netz | Offene Jugendarbeit e il Südtiroler Jugendring (SJR) si sono recentemente confrontati sulla situazione di bambine, bambini e adolescenti.

Tutte le organizzazioni hanno una preoccupazione comune: durante il prossimo anno scolastico, le scuole dovrebbero rimanere aperte - anche nel caso di un incremento di casi. Inoltre, tutte sono d'accordo sul fatto che le attività giovanili dovrebbero continuare e che bambine, bambini e adolescenti dovrebbero avere la possibilità di incontrarsi presso le associazioni e i centri giovanili. Secondo la Legge provinciale sulla promozione del servizio-giovani, il compito del servizio-giovani è quello di promuovere lo sviluppo mentale, spirituale, religioso, culturale, sociale e fisico delle e dei giovani in modo tale che possano sviluppare liberamente la loro personalità nel rispetto della dignità umana - e questo obiettivo può essere adempiuto solo in presenza.

"Il volontariato giovanile, in particolare, si basa sui contatti personali. Inoltre, i contatti sociali, una regolare routine quotidiana e un ambiente di vita stabile sono estremamente importanti per lo sviluppo delle e dei giovani. Le richieste di consulenza ricevute dal nostro servizio di consulenza e informazione Young+Direct ci hanno anche confermato che la situazione era ed è molto gravosa per tanti", spiega Tanja Rainer, presidente di SJR.

Anche Sonja Plank, presidente dell'AGJD, conferma questo timore: "Nell'interesse della salute mentale e fisica, non è necessaria solo la scuola in presenza, ma anche attività del servizio giovanile che vadano oltre il digitale. Il contatto interpersonale e la vicinanza sociale mancano in rete, non importa quanti sforzi si facciano nell’ideare e proporre attività online. I bambini hanno bisogno dei bambini e i giovani hanno bisogno dei giovani."

Robert Perathoner, presidente del netz, sottolinea che dopo un anno e mezzo è giunto il momento di riconoscere l'importante ruolo dei luoghi di incontro e degli spazi di apprendimento per le e i giovani anche nella pandemia. "Sono necessari concetti concreti per l'autunno per garantire che le istituzioni educative formali o informali come le scuole, i centri giovanili e i luoghi di cultura giovanile possano riprendere le loro attività nel modo più illimitato possibile", prende posizione Perathoner.

Daniela Höller, Garante per l’infanzia e l’adolescenza, si appella quindi insieme all’AGJD, al netz e al SJR affinché venga fatto tutto il possibile per permettere a bambine, bambini e adolescenti di frequentare la scuola e di partecipare ad attività ricreative in presenza. "È importante cercare già ora modi, possibilità e concetti adeguati, così da essere preparati per l'autunno. Tutti noi saremo lieti - nell'interesse dei nostri bambini e giovani - di dare il nostro contributo", così Höller.

GAIA

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