Comunicati stampa

Nuovo progetto pilota dell’Ufficio della Garante per l’infanzia e l’adolescenza

Una persona di riferimento esterna per consigliare e informare bambine, bambini e adolescenti in collocamento extra-familiare sui loro diritti e sostenerli in caso di dubbi.

La persona di riferimento esterna consiglia e informa bambine, bambini e adolescenti che non possono crescere nella loro famiglia sui loro diritti e li sostiene in caso di dubbi

Ogni fanciullo il quale è temporaneamente o definitivamente privato del suo ambiente familiare oppure che non può essere lasciato in tale ambiente nel suo proprio interesse, ha diritto a una protezione e ad aiuti speciali dello Stato. Questo è quanto previsto dall’ articolo 20 della Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, il cui rispetto è monitorato dall'Ufficio della Garante per l’infanzia e l’adolescenza. Per garantire ancora meglio questa protezione speciale, una dipendente dell'Ufficio della Garante, nell'ambito di un progetto pilota, visita a intervalli regolari tre comunità residenziali di tre diverse istituzioni in Alto Adige in qualità di "persona di riferimento esterna".

"Le istituzioni partecipanti, grazie alla presenza regolare dell’Ufficio della Garante per l’infanzia e l’adolescenza nelle loro strutture, ottengono un efficace strumento di prevenzione per la tutela di questi minorenni particolarmente vulnerabili e quindi un'importante caratteristica di qualità. A nostra volta, abbiamo il vantaggio di avere una conoscenza diretta e immediata della situazione delle bambine, dei bambini e degli adolescenti accolti nelle strutture dell’Alto Adige,” afferma la Garante per l’infanzia e l’adolescenza Daniela Höller.

La persona di riferimento esterna consiglia e informa bambine, bambini e adolescenti che non possono crescere nella loro famiglia d'origine e che quindi vivono in una comunità residenziale sui loro diritti e li sostiene in caso di dubbi e domande personali. La particolarità della figura della "persona di riferimento esterna" è che è indipendente e non è vincolata da alcuna direttiva da parte delle strutture. La persona di riferimento rappresenta gli interessi delle e dei minorenni e tratta le loro richieste in maniera confidenziale. Di volta in volta viene deciso insieme alla o al minorenne interessato quali persone coinvolgere nel processo di chiarimento. A prescindere dalle visite fisse e regolari alle strutture, la persona di riferimento, in caso di necessità, può essere contattata telefonicamente in qualsiasi momento da bambine, bambini e adolescenti.

I primi feedback sono stati positivi. Sicuramente ci sarà bisogno di tempo per costruire il necessario rapporto di fiducia. Tuttavia, è importante che le e i minorenni siano consapevoli dell'esistenza dell'Ufficio della Garante per l’infanzia e l’adolescenza, che sappiano che, se ne hanno bisogno, li può informare sui loro diritti, offrire loro consulenze e mediare in caso di conflitti.

GAIA

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