Comunicati stampa

Giornata Mondiale delle competenze dei giovani: “Noi ne facciamo parte!”

In occasione del "world youth skills day" il 15 luglio, l’Ufficio della Garante per l’infanzia e l’adolescenza ricorda l'importanza del tema della formazione e dell'inclusione lavorativa delle persone con disabili

Il tema della formazione e dell'inclusione lavorativa delle e dei giovani con disabilità è oggetto di attenzione anche da parte dell'Ufficio della Garante per l'infanzia e l’adolescenza, in particolare in occasione della Giornata mondiale delle competenze giovanili, il 15.07.2023: l’Ufficio, infatti, continua a ricevere richieste in tal senso, sia da parte delle famiglie, che delle associazioni di genitori. Inoltre sostiene tutti i progetti volti a consentire un'adeguata integrazione nel mondo del lavoro e nella società al fine di raggiungere il più alto livello di autonomia e autodeterminazione.

Con la Giornata mondiale delle competenze giovanili (world youth skills day), le Nazioni Unite ci ricordano che una buona istruzione e una buona formazione sono la chiave per accedere al mercato del lavoro. Entro il 2030, l' Agenda globale per la sostenibilità delle Nazioni Unite mira a garantire un'istruzione inclusiva, equa e di qualità per tutti.

In questo contesto, un'importante base giuridica è costituita dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, il cui articolo 3 afferma come principi essenziali, tra le altre cose, il rispetto per la dignità intrinseca della persona umana, le pari opportunità e il rispetto dello sviluppo delle capacità di bambine e bambini con disabilità.

Anche la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, che l'Ufficio della Garante per l'infanzia e l'adolescenza cita instancabilmente, sancisce all'articolo 2 il diritto alla parità di trattamento. Tutte e tutti i giovani, a prescindere da qualsiasi disabilità, hanno gli stessi diritti e non devono essere discriminati o svantaggiati. L'articolo 23 specifica i diritti di bambine, bambini e adolescenti con disabilità. Secondo questo articolo, essi hanno diritto a "una vita piena e decente in condizioni che garantiscano la loro dignità, favoriscano la loro autonomia e agevolino una loro attiva partecipazione alla vita della comunità”. Si sottolinea che l'istruzione e la preparazione alla vita lavorativa, tra le altre cose, devono essere realmente accessibili a bambine, bambini e adolescenti con disabilità.

La delibera della Giunta provinciale n. 1458 del 20 dicembre 2016 contiene misure per l'integrazione lavorativa e l'occupazione delle persone con disabilità e prevede, tra l'altro, che negli ultimi due anni scolastici la scuola, insieme alle e ai giovani, ai loro genitori, ai Servizi sociali competenti, all'Ufficio Integrazione lavorativa, ai Servizi sanitari specialistici competenti nonché ad altri partner di rete adottino diverse misure con l'obiettivo di facilitare la transizione dalla scuola al lavoro. Ciò include, fra l’altro, l'organizzazione di tirocini, nonché valutazioni continue e incontri di rete per valutare la situazione. Dopo il conseguimento degli studi e dopo che una commissione medica ha stabilito che le e i giovani sono idonei al lavoro, essi possono essere collocati in modo specifico oppure può essere offerto loro un accordo individuale per l'integrazione lavorativa o l'occupazione.

Per garantire l'attuazione delle disposizioni di legge già in vigore, si deve iniziare per tempo a pianificare un progetto di vita lungimirante, per garantire una buona transizione dalla scuola alla vita lavorativa; un progetto che sia il più possibile adatto agli interessi, bisogni e capacità della o del minorenne. In questo contesto, l'accompagnamento sul posto di lavoro è un supporto importante per le e i giovani; inoltre, le condizioni di lavoro devono essere buone. È inoltre importante sensibilizzare le aziende pubbliche e private sui diritti, soprattutto delle e dei giovani con disabilità, così da fugare eventuali dubbi o riserve.

“Infine, anche la società va sensibilizzata: abbattendo le barriere e ogni riluttanza, accettando le differenze e collaborando rispettosamente, per citare solo alcuni dei punti importanti. Soltanto così la vera inclusione potrà realizzarsi con successo”, conclude la Garante per l’infanzia e l’adolescenza Daniela Höller.

GAIA

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