Comunicati stampa

“Oggi non posso, ho la psicoterapia”

Il 10 ottobre è la Giornata mondiale della salute mentale, istituita per sensibilizzare e informare sul tema ed esprimere solidarietà a chi è affetto da malattia psichica e ai suoi famigliari.


L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definisce la salute mentale non solo come assenza di malattia psichica, ma come benessere generale nei diversi ambiti di vita. La salute mentale, fisica e sociale è un diritto umano fondamentale, sancito sia dall'articolo 32 della Costituzione italiana sia dall'articolo 24 della Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia, che dispone il diritto alla salute di bambine, bambini e adolescenti.

In questo contesto, è particolarmente interessante il cosiddetto "Studio HBSC" (Health Behaviour in School-aged Children) sullo stile di vita di ragazzi e ragazze tra gli 11 e i 15 anni,  elaborato ogni quattro anni in collaborazione con l'OMS: i dati attuali (2022) rivelano che in Italia, in media, il 79,8% dei giovani considera la propria salute "buona/eccellente" - l'Alto Adige è leggermente al di sotto con il 76,6%; per quanto riguarda la soddisfazione di vita, in media il 73,3% dei giovani in Italia dichiara una soddisfazione medio-alta, e l'Alto Adige, con il 76,8%, è al di sopra di questa media. Tuttavia, queste cifre significano che anche in questo Paese 2-3 giovani su10 valutano la propria soddisfazione di vita come bassa. Lo studio mostra anche che salute e benessere sono leggermente diminuiti rispetto al periodo 2017/2018.

Fattori di rischio possono essere esperienze individuali o situazioni di stress nell'infanzia e nell'adolescenza, come la separazione dei genitori, la morte di un membro della famiglia, l'abuso di alcool o droga in famiglia, malattie mentali o fisiche sempre in famiglia o esperienze di violenza. Va considerato anche che i giovani e le giovani si trovavano spesso a confrontarsi con la pressione per il successo, la paura del futuro e le continue notizie negative.

Lo scorso mese, a partire dalla Giornata mondiale per la prevenzione del suicidio del 10 settembre, la Garante per l'infanzia e l'adolescenza ha posto l'accento sul tema della salute mentale sui suoi canali social Instagram e Facebook, presentando interessanti progetti e iniziative, fornendo informazioni e prestando opera di sensibilizzazione.

Le misure di prevenzione devono raggiungere i giovani e le giovani il prima possibile, sottolinea la Garante Daniela Höller: i fattori di protezione vanno potenziati, e vanno coinvolti esperti ed esperte di tutti i servizi in gioco, nonché gli adulti dell'ambiente di riferimento. In quest'ambito, misure e proposte  devono essere facilmente accessibili e pianificate nel dialogo con i giovani. Un fattore importante è certamente la riduzione dello stigma che caratterizza la ricerca di sostegno e la tematizzazione dei problemi di salute mentale: se, per esempio, è normale dire alle persone che si va dall'oculista o dal dentista, dovrebbe essere normale anche dire che si va in consulenza psicologica o in psicoterapia. Ci vuole, a questo proposito, un'opera di sensibilizzazione: "Noi adulti dovremmo essere dei modelli e parlare apertamente di questi problemi. Inoltre, siamo tutti tenuti a prendere sul serio i cambiamenti nel comportamento e nello stato d'animo dei giovani, con o senza una causa identificabile, a promuovere il  confronto e, se necessario, a chiedere sostegno", conclude la Garante per l'infanzia e l'adolescenza Höller.

GAIA

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