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Corso di approfondimento per tutrici e tutori volontari - Impegno per minori stranieri non accompagnati

Su iniziativa dell’Ufficio della Garante per l’infanzia e l’adolescenza, persone già attive nella tutela volontaria di minori stranieri non accompagnati si sono incontrate nella Sala sedute del Consiglio provinciale: interventi di esperte e scambio di esperienze.

Corso di approfondimento per tutrici e tutori volontari nella Sala sedute del Consiglio provinciale di Bolzano. (Foto: GAIA)

Organizzato dall’Ufficio della Garante per l’infanzia e l’adolescenza, si è svolto venerdì scorso nella Sala sedute del Consiglio provinciale di Bolzano un corso di approfondimento per tutrici e tutori volontari di minori stranieri non accompagnati. La proposta era rivolta a persone già attive nella tutela volontaria, con lo scopo di permettere un approfondimento delle proprie conoscenze e lo scambio di esperienze. Con la tutela volontaria, cittadine e cittadini assumono un ruolo fondamentale: rappresentano gli interessi delle minorenni e dei minorenni arrivati in Alto Adige senza genitori e li accompagnano nel percorso verso una vita autonoma e consapevole.
Al centro dell’incontro vi erano la salute psicologica delle giovani e dei giovani con esperienza migratoria, la gestione del trauma e l’importanza di un atteggiamento rispettoso e privo di pregiudizi nel contatto con le minorenni e i minorenni.
Martina Stanizzi, psicologa e collaboratrice amministrativa dell’Ufficio della Garante per l’infanzia e l’adolescenza, ha parlato delle fasi del processo migratorio e dei possibili vissuti psicologici delle ragazze e dei ragazzi, evidenziando che “ogni incontro con un minore straniero non accompagnato ci ricorda che la cura nasce prima di tutto dalla relazione: l’ascolto, la presenza e la fiducia sono strumenti psicologici potenti, capaci di restituire sicurezza e speranza a chi ha vissuto l’incertezza.”
Francesca Rivelli, esperta internazionale di tutela dell’infanzia, ha quindi approfondito il tema del rispetto della diversità culturale e spiegato come le tutrici e i tutori possano proteggersi dal rischio di sovraccarico emotivo: "Le tutrici e i tutori volontari”, ha sottolineato, “svolgono un ruolo cruciale nell'accompagnare ragazze e ragazzi che, pur attraversando difficoltà, dimostrano straordinari meccanismi di resilienza e una sincera ricerca di opportunità per migliorare la loro vita. È fondamentale informarsi in modo adeguato, decostruire falsi miti e superare le facili narrazioni semplificate che leggiamo quotidianamente. Formazioni e momenti di scambio come quelli promossi dall’Ufficio della Garante invitano a tessere relazioni umane autentiche, capaci di generare fiducia, ascolto e cambiamento."
La giornata si è conclusa con uno spazio di confronto e riflessione: in una tavola rotonda aperta con Roberta Facchini, assistente sociale dell’Ufficio per l’inclusione sociale, lavorativa e abitativa dell’Azienda Servizi sociali di Bolzano, le partecipanti e i partecipanti hanno condiviso esperienze e posto domande pratiche.
“Con il loro impegno, le tutrici e i tutori volontari offrono un contributo prezioso alla protezione e all’integrazione dei minori stranieri non accompagnati in Alto Adige, seguendoli non solo dal punto di vista degli aspetti legali, ma spesso anche nell’ambito di un confronto umano, restando in contatto con loro anche dopo il raggiungimento della maggiore età”, sottolinea la Garante per l’infanzia e l’adolescenza, Daniela Höller ringraziando tutte le cittadine e i cittadini che si assumono questa importante responsabilità e aggiungendo: “Nel 2026 partirà un nuovo corso di formazione per aspiranti tutrici e tutori volontari.”
Chi è interessata o interessato può già ora ricevere informazioni senza impegno da Franziska Gasser, referente dell’Ufficio della Garante per l’infanzia e l’adolescenza.

Contatti:
Garante per l’infanzia e l’adolescenza
via Cavour 23/c, 39100 Bolzano
tel. +39 0471 946 050
e-mail: info@garanteinfanzia-adolescenza-bz.org
web: www.garanteinfanzia-adolescenza-bz.org

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